tradizioni (?!) importate

Da qualche anno sta diventando sempre più prepotentemente di moda la festa di Hallowen. Vogliamo festeggiare? E come farlo con i bambini?

Ogni anno il 31 ottobre si scatena la discussione tra amanti della festa di Halloween e coloro che la ritengono una americanata importata dai media. In realtà questo è sempre stato un periodo dell’anno ricco di tradizioni che purtroppo sono andate perse da che si sono dimenticate le nostre origini contadine.

A novembre si comincia a sprofondare nelle buie e fredde giornate invernali. Nelle campagne c'è poco lavoro, il raccolto è stato terminato e si ricoverano gli animali nelle stalle. Per gli antichi celti corrispondeva alla fine del ciclo agricolo. In pratica la fine dell’anno. Questa festa si chiamava Samhain "la fine dell'estate". Nel giorno di Samhain il velo fra il mondo dei viventi e l'aldilà si faceva più sottile, permettendo alle anime di mostrarsi o di comunicare con i viventi.
La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano anche dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l'anno venturo.
Tra questi, vi erano due riti che possiamo provare a ripetere per festeggiare con gli amici:
1)l’immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l'anno seguente.
2) sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava.

I romani in questi giorni onoravano Pomona, la dea dei frutti e dei giardini cui venivano fatte offerte (soprattutto mele) per propiziare la fertilità futura. Con il passare dei secoli e i contatti con le celebrazioni nordiche, il culto di "Samhain" e di Pomona si unificarono in un unico rito celtico-romano che rimase ben radicato nella popolazione pur essendovi molte persone convertite alla Chiesa cattolica.

Infatti, all'incirca nel settimo secolo A.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali. Divenne così la festa in onore di tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti che, con il passare del tempo, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio.

In seguito la festa di Halloween approdò oltreoceano
(continua...)

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