l'astuto lecchino

Quando ieri sera, per pessima abitudine, ero intento a cenare insieme alla famigliola in presenza della TV accesa ho avuto qualche difficoltà di masticazione: sugli schermi di telesilvio (tutti i tg nessuno escluso, sono oramai telesilvio) andava in onda lo show «presidenti verso la storia!» Sembrava di guardare blob ma era proprio il tg3! Silvio e georgedabliu si stavano esibendo dal palco internazionale della Casa Bianca. Silvio, sorriso a tutta dentiera, pacche sulle spalle e abbracci, dabliu col solito sguardo spento e sorriso finto. Credo che il nostro premier ne abbia approfittato consapevole del fatto che il prossimo Presidente degli Stati Uniti, chiunque esso sia, difficilmente concederà il palco della Casa Bianca a giullari e saltimbanchi e/o giocatori delle tre carte.

Commenti

smemorato ha detto…
CULO E CULO ( SAREBBE CAMICIA MA...)


Casa Bianca, prato sud,
sembra d’essere a Hollywud:
diciannove cannonate,
battaglion di forze armate,

ciaschedun con le medaglie
che acquisì nelle battaglie,
bande musical con squilli,
i cinquantadue vessilli

degli stati dell’Unione,
tricolori a profusione.
Suon dell’inno di Mameli:
Silvio e i suoi quattro peli

e un sorriso a cento denti
sta impettito sull’attenti.
Suon dell’inno americano:
Bush al cuor porta la mano.

ok al Columbus day!
Col favor degli alisei
è tornato il Cavaliere
dal padron delle ferriere

che lo accoglie trionfalmente
presentandolo alla gente
entusiasta e caloroso:
“Essere meraviglioso,

uomo d’ottimo successo,
di gran cose in possesso,
senza limiti ottimista,
ma anzitutto, uno statista.

Ne ho apprezzato la lealtà,
l’esemplar sincerità,
quando dà la sua parola
resta quella e quella sola,

la saggezza, l’amicizia,
la passion per la giustizia.
A lui tutto il mio rispetto!”
Gli risponde il nostro ometto:

“Uom pieno d' ideali,
di principi eccezionali,
senza calcoli, sincero,
senza egual nel mondo intero.

Come un grande presidente
ti ricorderà la gente,
come uom degno di gloria
ti ricorderà la storia!”

Nel sentir tanti consensi
che fu incubo tu pensi,
nel veder tutti plaudenti
pensi che quei due fetenti

eran tal solo nel sogno
e ti dici: Mi vergogno
per averli criticati…
Silvio adora i magistrati

e s’è diventato ammodo
non è stato grazie al lodo.
Giammai rovinò la scuola
né auspicò la museruola

per chi scrive sui giornali.
Per le sue colpe veniali
affrontò sempre i processi,
il conflitto d’interessi

annullò dal primo giorno
e non volle avere intorno
né ministre chiacchierate
né tivù addomesticate.

Gli immigrati sempre amò
e l’ambiente rispettò,
non costrinse mai i lacché
a legiferar per sé,

non è stato piduista,
ma uno splendido statista.
Non si fece i cazzi suoi,
ma pensò soltanto a noi.

Non parliam poi del texano
presidente americano:
non invase mai l’Iraq,
non causò mai il patatrac

che più poveri ci ha resi,
i suoi sudditi ha difesi
dal ciclone di Katrina,
l’atmosfera non inquina,

mai nessuno ha torturato,
da Bin Laden ci ha salvato,
di civil non ne ammazzò,
salvo qualche quiproquo,

fece guerra eccezionale
alla pena capitale,
esportò democrazia
come mai nessuno pria.

Or che l’incubo finì
capiam che con due così
possiam vivere tranquilli,
perciò avanti coi vessilli,

con gli applausi, le ovazioni…
Viva bush e berlusconi!
Ma ecco, l’incubo ritorna
e una novità ci sforna:

Sarah Palin Barracuda
che procede seminuda
con le strisce sulle tette,
dal bikini mal protette,

e le stelle sul sedere.
Al suo fianco il cavaliere
con i boxer tutti rossi,
la canotta verde Bossi

e bandana bianca in testa!
La vision sembra funesta,
ma speriam che arrivi Obama
e stia silvio senza fama.


Massimo Turci
Anonimo ha detto…
Quo usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?
Questi dissoluti lecchini sono circondati da lecchini, tipo la galassia dei media.
Gli raccomanda il re dei lecchini, con un "avvertimento" sotto forma di saluto: "Salutatemi i vostri direttori e ditegli di dare il giusto risalto a questa mia conferenza stampa....!"
Poi, guardali, i media, come si comportano con i morti nostri.
Se a morire sono dei mancati contadini caduti nelle zone del petrolio gli danno i titoli a tutta pagina.
Quando a cadere sono gli stessi figli di contadini, e però muoiono sui sentieri della pace, si fa fatica a leggere la "notizia"....
Avrò, forse, una miopia relativa e poco obbiettiva?
Pietro Santo
Anonimo ha detto…
Chi di ’68 ferisce, di ’68 perisce
Maria Novella Oppo

Franceschini ha risposto via tv al diktat più che bulgaro di Berlusconi: «Non si tocchi un capello ai ragazzi che lottano per difendere la loro scuola. Noi vigiliamo».
Giusto e anche bello da sentire.
Intanto, i dibattiti in video mostrano i portavoce del boss preoccupati di trovarsi di fronte a un nuovo ’68, che non saprebbero certo fronteggiare con l’abilità dei vecchi dc.
E dire che il piano della Gelmini era quello, dichiarato, di cancellare gli ultimi 40 anni di storia scolastica.
Perché la ministra, beata ignoranza, non sa nemmeno che il ’68 è stato sconfitto.
Infatti, non pochi di quelli che lo hanno vissuto,
sono saltati sul carro dell’uomo più ricco e potente d’Italia,
cortigiani tra i cortigiani, in prima fila nel negare i diritti per i quali da giovani si erano battuti.
Ma i berluscloni possono stare tranquilli: quello che vediamo non è affatto un nuovo ’68,
ma potrebbe essere molto peggio per loro.
Perché i ragazzi di oggi sanno usare la tv, hanno facce belle da mostrare e non hanno da perdere che le catene del loro precariato.

Pubblicato il: 24.10.08 su l'Unità

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