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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

La Russia di Putin, vista attraverso gli occhi di Anna Politkovskaja.

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Putin, lo sappiamo, prima di essere Presidente incontrastato della Federazione Russa, è stato capo del KGB, la feroce polizia segreta dell’URSS. I suoi metodi sono rimasti gli stessi. Ce lo ha raccontato A nna Politkovskaja nei suoi scritti.  Anna Politkovskaja era una coraggiosa giornalista della “Novaja Gazeta”, morta a soli 48 anni per aver denunciato le violazioni dei diritti umani durante la seconda guerra cecena. Con i suoi reportage e le sue inchieste non ha lesinato critiche a Putin, accusandolo apertamente del mancato rispetto dello stato di diritto.  Fu assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, n onostante le minacce, Anna Politkovskaja non voleva abdicare al suo dovere di giornalista: per amore della democrazia combattè armata solo della sua penna, un'arma temuta da Putin come da tutti gli uomini di potere. L’assassinio della Politkovskaja poteva essere un allarme, il momento per prendere le distanze da Putin da parte degli europei.  Putin, invece, continuò ad essere ricono

Gli effetti della guerra russo-ucraina

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La guerra modifica la narrazione dei rapporti dell’Italia con l’Europa orientale, a partire dalla presentazione dell’immagine dei profughi. I quali sono guardati dai leader populisti nostrani come diversi dai migranti in fuga dalle crisi africane e mediorientali, quindi accettabili. La comunicazione vive due narrazioni la cui convergenza può essere solo di tipo parallelo. Una narrazione preoccupata degli effetti economici della crisi ucraina, legata all’incremento delle tariffe energetiche per imprese e famiglie. Un’altra narrazione di tipo europeo che racconta il dramma delle persone in fuga e degli effetti distruttivi della guerra sul teatro degli scontri. Due piani emotivi che, convivendo nell’opinione pubblica, rischiano di produrre un cortocircuito dagli esiti imperscrutabili. Occorre, inoltre, non dimenticare che la guerra ha molti volti nel mondo e mai come oggi ci sembra di conoscerli da vicino. Ha il volto dei civili ucraini che da oltre due mesi vivono sotto i bombardamenti,