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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

il movimento arancione ha un simbolo e un nome

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  Noi dobbiamo osare. Per cambiare la classe dirigente ci vuole una rivoluzione. Una rivoluzione pacifica, una rivoluzione civile della società civile. Ma per farla ci volete soprattutto voi. Io ci sto, io mi metto a disposizione. Io ci metto la faccia, anche se è difficile, anche se ci sono rischi, anche se sarebbe più semplice continuare il mio impegno alle Nazioni Unite. Antonio Ingroia Simpatizzo per questo movimento ma il nome così in evidenza del candidato premier esalta un aspetto che contrasta con l'idea di un movimento civile partecipato. Occorrerebbe, nonostante il poco tempo a disposizione, cercare un equilibrio. Ingroia, da partiginao della Costituzione a PARTIGIANO DELLA SUA ATTUAZIONE questa si che sarebbe una grande rivoluzione civile, come ha detto ieri Piero Grasso! Personalmente continuo a pensare che questi grandi magistrati mancheranno al corpo dello Stato preposto all'amministrazione della Giustizia, ma in tempi di emergenza non si va tanto per il s

politica italiana, che situazione (!?)

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Purtroppo la casta oltre a non cambiare la legge elettorale, ha ristretto i tempi per impedire un libero ed ordinato sviluppo dei soggetti politici nuovi o non presenti in Parlamento. Intanto il berlusca non si è ancora reso conto che deve fare le valige per Hammamet, il pescecane Monti gli rode il terreno sotto i piedi. I magistrati continuano a scappare (loro non salgono) verso la politica: che Paese di merda!