Soste di Pietra

Qualche giorno fa scrissi un post su ciò che ho definito un'iniziativa, di vero "umanesimo della pietra", nata nella vicina e cugina San Michele Salentino, si tratta del progetto: "Le edicole votive nel territorio di San Michele Salentino" che ha portato alla produzione di un lavoro multimediale sustanziatosi in un CD ROM, avevo concluso scrivendo: "Chissà che l'esempio non possa essere seguito da qualche amico cegliese che si prenda l'incarico di battere le campagne armato di macchina fotografica e voglia di valorizzare un patrimonio che, ripeto, si può definire parte di un umanesimo della pietra". Fui prontamente informato che questo lavoro era già stato fatto ed aveva fruttato una pubblicazione intitolata "Soste di Pietra", autore Enrico Turrisi, edizioni 2000 del CRSEC BR/21. Sul sito di midiesis (http://www.midiesis.it/) ho trovato questo commento. "A proposito di Ceglie Messapica volevo segnalare che tempo fa è stato publicato un librettino dal titolo "SOSTE DI PIETRA", (...) tratta delle cappelle votive nel territorio di Ceglie, con delle bellissime foto. (...) cappelle, ve ne sono tantissime e bellissime (tutte in pietra dai muri alla copertura) di cui parecchie antichissime (una di queste e visibile a meta strada, sulla destra, quando da San Michele si va a Ceglie) purtroppo parecchie sono in grave stato di abbandono o addirittura sono crollate. Speriamo che non facciano la fine delle più antiche specchie, che sono finite per servire come materiale per fare strade muri ed altro, ma peccato, oppure tutti i ruderi antichi vicino alla masseria San Giacomo o quelli in contrada Cutura, perche nessuno si interessa a poteggere questi antichi manufatti, non si capisce che è la nostra storia che scompare con essi. In altri paesi certe cose vengono protette (come si dice le mettono sotto una teca di vetro), noi invece nel meridione..., ma meglio non pensarci. Dovremmo solo vergognarci. Mi sono solo voluto sfogare un pò, ma purtroppo questa e la nuda e cruda verità (...) sono nativo di San Michele, anche se ho vissuto fuori per circa 40 anni per motivi di lavoro, appena in pensione vi o fatto ritorno, come si dice pan∂ i cipodd∂ ma allu pais∂ mij∂ . Mio nonno paterno invece era nativo di Ceglie, da questo nasce il mio attaccamento verso quel centro. Comunque al primo posto nel mio cuore c'è sempre il mio paese nativo.

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