amici sanmichelani
Cari amici di San Michele Salentino
dopo aver creato questa bagarre, forse è il caso di mettere da parte l'argomento provocazione e concentrarsi sull'attenzione creata sul prodotto tipico della nostra zona, sfruttandone al meglio... l'onda lunga. Vedo infatti che non si perde tempo:
"In occasione della Fiera del Fico Mandorlato (*), presso l’aula consiliare di San Michele Salentino, è stata presentata la ‘Comunità dei produttori del Fico mandorlato di San Michele Salentino’, con la presenza di Marcello Longo, responsabile dei Presidi Puglia Fondazione Slow Food per la Biodiversità. La Fondazione Slow Food per la Biodiversità-Onlus difende la biodiversità alimentare e le tradizioni gastronomiche di tutto il mondo, promuovendo un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente ma anche dell’identità culturale dei popoli. Durante l’incontro, sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco di San Michele Salentino, Alessandro Torroni, il vicepresidente e segretario della Comunità: Pierangelo Argentieri e Vincenzo De Leonardis. “La ‘Comunità dei Produttori del Fico Mandorlato di San Michele Salentino’, ha fra i propri obiettivi quelli di operare per la diffusione dell’agricoltura tradizionale nei terreni agricoli locali e la produzione particolare del Fico Secco Mandorlato; di promuovere ogni iniziativa per lo sviluppo rurale ed agrituristico del territorio, in particola modo per la tutela e valorizzazione degli alberi di Fico e delle loro produzioni; di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale, con particolare riferimento alle masserie e dimore di interesse storico, ai beni archeologici, alla flora e fauna mediterranea, alla cucina tipica attraverso il coinvolgimento di organismi associativi e istituzionali”, spiega il vicepresidente della Comunità Pierangelo Argentieri.La comunità, fra le altre iniziative, prevede la propria partecipazione al prossimo Salone del Gusto che si terrà a Torino, dal 23 al 27 ottobre. COMUNICATO STAMPA COMUNITÀ DEI PRODUTTORI DEL FICO MANDORLATO DI SAN MICHELE SALENTINO"
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(*) Il fico mandorlato di San Michele Salentino è diventato oramai bandiera dell’identità del territorio del Gal Alto Salento. Un prodotto che per la sua tipicità non teme concorrenza sia sul mercato nazionale e sia su quello globale. Esso infatti costituisce un punto di contatto fra generazioni, attraverso la sua storia. A rendere unico il fico mandorlato di San Michele Salentino è la sapiente tecnica con cui ancora oggi viene essiccato e “accoppiato”, una lavorazione rimasta in larga parte simile a quella usata in epoca romana.

"In occasione della Fiera del Fico Mandorlato (*), presso l’aula consiliare di San Michele Salentino, è stata presentata la ‘Comunità dei produttori del Fico mandorlato di San Michele Salentino’, con la presenza di Marcello Longo, responsabile dei Presidi Puglia Fondazione Slow Food per la Biodiversità. La Fondazione Slow Food per la Biodiversità-Onlus difende la biodiversità alimentare e le tradizioni gastronomiche di tutto il mondo, promuovendo un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente ma anche dell’identità culturale dei popoli. Durante l’incontro, sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco di San Michele Salentino, Alessandro Torroni, il vicepresidente e segretario della Comunità: Pierangelo Argentieri e Vincenzo De Leonardis. “La ‘Comunità dei Produttori del Fico Mandorlato di San Michele Salentino’, ha fra i propri obiettivi quelli di operare per la diffusione dell’agricoltura tradizionale nei terreni agricoli locali e la produzione particolare del Fico Secco Mandorlato; di promuovere ogni iniziativa per lo sviluppo rurale ed agrituristico del territorio, in particola modo per la tutela e valorizzazione degli alberi di Fico e delle loro produzioni; di valorizzare il patrimonio ambientale e culturale, con particolare riferimento alle masserie e dimore di interesse storico, ai beni archeologici, alla flora e fauna mediterranea, alla cucina tipica attraverso il coinvolgimento di organismi associativi e istituzionali”, spiega il vicepresidente della Comunità Pierangelo Argentieri.La comunità, fra le altre iniziative, prevede la propria partecipazione al prossimo Salone del Gusto che si terrà a Torino, dal 23 al 27 ottobre. COMUNICATO STAMPA COMUNITÀ DEI PRODUTTORI DEL FICO MANDORLATO DI SAN MICHELE SALENTINO"
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(*) Il fico mandorlato di San Michele Salentino è diventato oramai bandiera dell’identità del territorio del Gal Alto Salento. Un prodotto che per la sua tipicità non teme concorrenza sia sul mercato nazionale e sia su quello globale. Esso infatti costituisce un punto di contatto fra generazioni, attraverso la sua storia. A rendere unico il fico mandorlato di San Michele Salentino è la sapiente tecnica con cui ancora oggi viene essiccato e “accoppiato”, una lavorazione rimasta in larga parte simile a quella usata in epoca romana.
Commenti
Riceviamo e pubblichiamo l'articolo di Francesco Nigro.
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Caro Tonino, riscontro nelle tue parole una tale posizione di parte che ancora una volta mi fa intendere come la sinistra, ma in specie il tuo "Circolo Comunista" sa davvero criticare, a volte bene, ma spesso e volentieri male come in questo caso.
Spieghiamo con tranquillità:
- Dici che la pubblicità non rappresenta più il prodotto, non punta a garantire la qualità e punta solo a venderlo?
Ma ti pare che l'amministrazione ha sponsorizzato esclusivamente la fiera con lo slogan o la maglietta??? Abbiamo dimenticato forse la presenza di Telenorba, di Marcello Longo, responsabile dei Presidi Puglia Fondazione Slow Food per la Biodiversità, del presidente della Camera del Commercio Brigante.
Concordo con chi sostiene che il fico è ormai il prodotto che per la sua tipicità non teme concorrenza sia sul mercato nazionale e sia su quello globale.
- Volevi sapere quanti fichi si sono venduti oltre le magliette; ti rispondo dicendo moltissimi (e ne richiedono ancora da diverse regioni di Italia), prova a fare un giro dai diversi commercianti (ci rientro anche io).
- Dici che i contadini si vedranno ben pochi euri in tasca, mi pare esagerato se si considera che i fichi essiccati hanno un costo tra le 3.50 e 4.00 euro e il frutto di madorle intorno alle 6 euro. (Se paragoniamo questi prezzi alle olive, altro grande settore dell'agricoltura qui da noi, mi pare che sia ben emunerato lo sforzo)
- Dici che nessuno saprà mai il processo di lavorazione, altra falsità, in accordo con l'amministrazione comunale abbiamo invitato la redazione di Telenorba a riprendere tutte le fasi di lavorazioni che portano al prodotto, spiegando chiaramente il processo;
- Dici che passata la festa non rimarrà nessuna infrastruttura logistica o imprenditoriale, non è vero, è attivo già un consorzio per la produzione dei fichi, ben presto avremo notizie a riguardo.
Tale articolo ha solo funzione di valorizzare il lavoro sia dell'amministrazione e dei tanti produttori che hanno faticato per fare in modo che San Michele sia davvero ‘Comunità dei produttori del Fico mandorlato’.
Francesco Nigro
Forse dovremmo andare a farci rinfrescare le idee dai coloni nostri cugini, per riuscire a fare qualcosa di buono anche a Ceglie.
Pietro Santo
Giacomo
Ciao
Pietro Santo