pace

“Cosa fai qui, da dove vieni, dove vai, ma che scandalo l'Alitalia . . . “ chiacchiere da aeroporto. Lui mi dice che sta partendo per Pantelleria dove, tra l'altro, vorrebbe terminare il censimento dei giardini Panteschi sopravvissuti. “Giardini Panteschi? Di che si tratta?”. E lì Giuseppe incomincia a raccontarmi la storia meravigliosa di questi capolavori dell'intelligenza e dell'amore di quegli uomini saggi che trattavano le piante come capolavori da difendere una a una . . . e poi mi parla di questo miracolo delle piante che vivono senz'acqua, grazie solo all'abbondante rugiada notturna! Straordinario!
Prendo Giuseppe per un braccio e gli dico: “Trovami qualcuno che regali al FAI un Giardino Pantesco!”. Due giorni dopo mi telefonava Giacomo Rallo annunciandomi non solo la donazione al FAI del suo giardino ma anche la sua intenzione di donarlo restaurato! Ora il giardino e il suo arancio sono pronti a raccontare questa storia meravigliosa del rapporto esemplare, devoto e Sacro tra l'Uomo e un Arancio. Sarà l'unico giardino pantesco “ufficialmente” visitabile, immerso nei vigneti Donnafugata di Giacomo Rallo e a un passo dal mare intatto di Pantelleria.
Vi invitiamo a commuovervi.
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Commenti
Per il momento sono costretto a lasciarti.
Ciao
Pietro Santo
P.S.-Mio padre non è andato alle scuole alte, ma anche lui aveva l'acido nucleico e la Sicilia meridionale con Pantelleria è affollata di Palmisano.
Giacomo