Silvio rosica, ma fa finta di niente e manda avanti il suo scagnozzo perchè a Lui non gli scappa da ridere. Gli Stati Uniti, con il nuovo presidente democratico, continueranno ad avere "rapporti di amicizia" con il governo Berlusconi . (*) Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Paolo Bonaiuti, intervenendo alla trasmissione Radio anch'io. Quelli che si instaureranno tra Roma e Washington dopo la vittoria di Obama, ha spiegato Bonaiuti, "sono i rapporti tra due Stati amici; questa è la visione impostata da Berlusconi". "Vorrei ricordare - ha proseguito Bonaiuti - che anche nel 1994 Berlusconi ebbe un ottimo rapporto con il presidente Clinton. All'epoca Anthony Lake spiegò che gli Stati Uniti non guardavano all'etichettatura, come la sinistra pensa che accada, ma guardavano ai fatti, e quindi consideravano Berlusconi amico dell'America". Secondo Bonaiuti, poi, Berlusconi potrà giocare un ruolo nel rapporto che Obama vorrà instaurare...
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non voglio ripetermi: erano loro i sani di mente. Loro che non erano capaci di cattiverie gratuite, che si divertivano a meravigliare i compaesani con le loro stranezze, che sicuramente sorridevano delle nostre stupide presunzioni, loro, che, secondo certi ambienti clericali, non avrebbero neanche un'anima da portare in Paradiso!
Mentre quelli che stavano fuori erano pronti a usurpare il titolo di "malato mentale" per sfuggire alle proprie responsabilità o, peggio, non esitavano a far dichiarare "incapace" il parente prossimo da spogliare dei propri beni e delle proprie libertà. Queste persone, anche se pochi le consideravano tali (persone), erano dei piccoli geni con un cuore grande. Non ho voglia di fare esempi, ma in questo gruppo erano comprese anche persone down. Sono personalità di rara intelligenza e sensibilità, hanno soltanto una eccezionalità cromosomica. Non fanno male ad una mosca, perchè fargli dei dispetti e delle cattiverie?
Ciao
Pietro Santo
non puoi immaginare quanto io sia sensibile, per motivi familiari, a questo tema del "diverso" mentale e fisico. Sono nato in una famiglia segnata dal matrimonio di due cugini primi (i miei nonni materni) che hanno, naturalmente, trasmesso ai propri figli (non a tutti) delle tare mentali, lievi ma significative, che ne hanno pregiudicato una vita "normale" senza comprometterne la sostanziale serenità. Io sono figlio unico ma in realtà ho due fratelli (due miei zii praticamente coetanei) che hanno riempito e reso felice la mia infanzia a dispetto di qualche piccolo "difetto". Credo di averti risposto col cuore in mano. Alla prossima!
Giacomo