Lo smemorato di Collegno e la sua storia non finiscono mai di intrigare gli italiani.
I protagonisti del nuovo film su "Lo smemorato di Collegno", saranno Johnnes Brandrup e Gabriella Pession, si tratta di una miniserie (in 2 puntate) che la Casanova Entertainment realizzerà per Raifiction. Ancora un film quindi dopo "Uno scandalo per bene" di Pasquale Festa Campanile con Ben Gazzarra e Giuliana De Sio. Riassumo in breve il film sulla vicenda dello smemorato iniziata a Torino e proseguita in gran parte a Collegno a partire dal 1926. In uno smemorato ricoverato al manicomio di Collegno, la famiglia Canella crede di riconoscere un congiunto, ufficiale disperso in guerra. Soprattutto la moglie ne è convinta. Una denuncia insinua che il malato sia il pregiudicato Mario Bruneri. Scandalo. Dopo due lunghi processi la sentenza: è Bruneri, non il prof. Canella. Ma la moglie non lo lascia e si trasferisce con lui in Brasile. Elegante ma senza cuore. Qua e là, specialmente nelle scene erotiche, la mano è pesante. La ricostruzione è intelligente e abile, condotta con efficace ambiguità (grazie anche a B. Gazzara). Ultimo film di P. Festa Campanile (1927-86). Il caso ispirò a Luigi Pirandello Come tu mi vuoi (1930) e fu voltato in farsa da Angelo Musco (Lo smemorato) e da Totò (Lo smemorato di Collegno). Leonardo Sciascia gli dedicò un ammirevole saggio: Il teatro della memoria (1981). Da ricordare anche l'omonimo film del 1962, interpretato da Totò. Il primo ciak del nuovo film a luglio, la regia sarà affidata a Maurizio Zaccaro.
*Gabriella Pession e Sergio Assisi ci aiuteranno per salvare 'Madonna della Grotta'.
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Nella cornice degli anni ‘80, Giulia Canella, interpretata da Gabriella Pession, ricorda a colpi di flashback: dall’arresto, nel marzo 1926, di un uomo colpito da amnesia che sta tentando di rubare nel cimitero al ricovero nel manicomio di Collegno; dalle foto in cui lei crede di riconoscere il marito, professore e valoroso ufficiale disperso in guerra, alla lettera anonima inviata alla Questura di Torino che afferma che lo smemorato è invece il tipografo torinese Mario Bruneri, pregiudicato; dai lunghi processi alla sentenza: l’uomo è Bruneri, non il professor Canella. Infine la «fuga» in Brasile con la moglie e la morte a Rio nel ‘41. Una storia intrisa di un interesse morboso per l’epoca, alimentato dal fatto che una borghese viveva more uxorio con un uomo che per lo Stato non era suo marito. Il caso ritornò d’attualità nel ‘70, quando la chiesa precisò di riconoscere nello sconosciuto Canella: la signora Giulia tornò così a essere la moglie legittima.
Nel cast anche Lucrezia Lante della Rovere, Giuseppe Battiston, Franco Castellano, Fabrizio Contri, Paolo Rossini, Maurizio Marchetti.