Considero la valorizzazione di Pietro Gatti da parte della sua gente cegliese un atto dovuto a un Grande che ha illustrato, illustra e illusterà la cultura cegliese nella sua accezione umana, di gente segnata dalla fatica e dai frutti del sudore spremuti sulle pietre calcaree e la terra rossa di quell'ultima propaggine murgese. Giacomo Nigro Ceglie, 4 dicembre 1996 Caro Donato, (..) Ricorderai sempre il frutto splendido della mia vita, che tardivamente ma tanto più ingordamente ho goduto e ne ho fatto parte agli amici… Ho già ridetto ai miei della grande congerie dei miei testi poetici manoscritti e dattilografati e dei vari posti di giacimento. Sarai tu ad occupartene in assoluta libertà. Mi piace enormemente pensare al “postumo”… Per ultimo: “Viva la mia poesia!” Per essa, con essa in essa vivrà pure la mia Terra, vivrà pure il mio umilissimo nome… Con ciò, basta. Pietro (da una lettera di Pietro Gatti a Donato Valli curatore dell'opera omnia del Poeta recentemente pubblic...