yes, we cannot!

Silvio rosica, ma fa finta di niente e manda avanti il suo scagnozzo perchè a Lui non gli scappa da ridere. Gli Stati Uniti, con il nuovo presidente democratico, continueranno ad avere "rapporti di amicizia" con il governo Berlusconi. (*)
Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Paolo Bonaiuti, intervenendo alla trasmissione Radio anch'io. Quelli che si instaureranno tra Roma e Washington dopo la vittoria di Obama, ha spiegato Bonaiuti, "sono i rapporti tra due Stati amici; questa è la visione impostata da Berlusconi". "Vorrei ricordare - ha proseguito Bonaiuti - che anche nel 1994 Berlusconi ebbe un ottimo rapporto con il presidente Clinton. All'epoca Anthony Lake spiegò che gli Stati Uniti non guardavano all'etichettatura, come la sinistra pensa che accada, ma guardavano ai fatti, e quindi consideravano Berlusconi amico dell'America". Secondo Bonaiuti, poi, Berlusconi potrà giocare un ruolo nel rapporto che Obama vorrà instaurare con l'Europa: "l'Europa - ha affermato il sottosegretario - ha sempre trovato ascolto negli Stati Uniti, e tanto più oggi che c'é la Russia con cui gli Stati Uniti vorranno avere un rapporto equilibrato. E qui potranno servire i rapporti di Berlusconi con Putin che ha portato la Russia nella Nato".

(*) ndr: notare "rapporti d'amicizia" con il governo Berlusconi, non con l'Italia...

Commenti

Anonimo ha detto…
Grande dilemma: lecco o no?
smemorato ha detto…
non ha alternative: deve leccare!
ct ha detto…
Beh, Bonaiuti dovrebbe aiutarci a trovare la bandiera della Federazione Russa tra queste:

http://www.nato.int/structur/countries.htm

Io proprio non la vedo

;-)
ct ha detto…
Scusate il doppio commento ma veramente…

Cioè, la Federazione Russa considera l'adesione di Ucraina e Georgia alla NATO "the biggest possible strategic error" per bocca di un diplomatico russo e Bonaiuti sostiene che Berlusconi ha fatto entrare la Fed. Russa nella NATO.

Ad esempio:

http://www.mg.co.za/article/2008-04-04-tensions-rise-at-russianato-summit

Notare, incidentalmente, l'incipit dell'articolo "In a RARE MOMENT OF COOPERATION"…

Ma qui:

http://www.google.com/archivesearch?q=russia+nato+ukraine&scoring=t&sa=N&sugg=d&as_ldate=2008/04&as_hdate=2008/04&lnav=hist3

se ne trovano tante altre…
dg ha detto…
Fare di necessità virtù!
Adeguarsi....
smemorato ha detto…
caro CT il testo della dichiarazione Bonaiuti è sull'ANSA... che Dio ci Bonaiuti...
visto che garazie a lui sono cadute tutte le barriere(!?)
smemorato ha detto…
Una "corrispondenza d'amorosi sensi" questo è il testo del "BUONGIORNO di Massimo Gramellini" su La Stampa di oggi 5/11/2008. (non l'avevo letto prima di titolare questo post, parola di lupetto!)

No, we can't

Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. Certo, per il rito di iniziazione all’età adulta gli studenti hanno passato la notte nei sacchi a pelo davanti al maxischermo del loro college senza il conforto di mamme e professori (succede anche questo, altrove). Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera, modello arrogance («lei non sa chi sono io») o formato parakul («mi lasci passare, la prego, ché la casa mi va a fuoco e ho dimenticato mio figlio sullo zerbino con un leone a stecchetto da mesi»), molto diffuse altrove. Certo, a Chicago, sperduto villaggio dell’Illinois, ieri sera aspettavano un milione di persone in piazza ed erano terrorizzati dall’idea di non riuscire a gestirle tutte, mentre altrove ne hanno appena ospitate due milioni e mezzo (ma in realtà erano due miliardi e mezzo, anzi due milioni di miliardi e mezzo) senza fare una piega. Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia.

Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
Anonimo ha detto…
Avrei pagato una cifra oltre le mie possibilità per vedere la sua faccia nel momento in cui ha saputo la notizia. Ad ogni modo credo sia abbastanza abituato a fare buon viso a cattivo gioco.
smemorato ha detto…
siamo noi che cominciamo ad averne abbastanza di stare al suo gioco (almeno io ne ho abbastanza)

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