Obama ha vinto!

Obama ha vinto, ha vinto il cambiamento! (clicca e leggi tutto)
Una vittoria dell’entusiasmo, ma quali aspettative? Quale è la realtà in cui il nuovo presidente dovrà operare?

di Giacomo Nigro

(...) Obama non potrà agire senza tener conto delle esigenze delle lobby del petrolio e degli armamenti, che di fatto dominano le stanze del potere statunitense; credo che anche le speranze degli, europei infiammate dalle visite pre-elettorali di Obama, dovranno fare i conti con questa realtà immanente. La guerra in Iraq a detta di molti è persa o quantomeno attraversa una fase di stagnazione, insomma è un pantano, ma i repubblicani laggiù hanno grossi interessi legati alla Exxon e alla Halliburton, le multinazionali di riferimento; questo vuol dire che per Mc Cain un disimpegno dall'Iraq sarebbe stato più difficile. L'asse strategico dell'energia si è recentemente spostato nella zona del Caucaso e la guerra russo-georgiana ne è una dimostrazione, mentre continua ad essere al centro dell’attenzione l'Afghanistan. Probabilmente Obama cercherà un disimpegno irakeno per effettuare un potenziamento dell’impegno afghano, a cui anche l'Italia sarà chiamata a contribuire con più uomini e mezzi. Ed ecco l’Italia; il Presidente Berlusconi con una mossa da illusionista è riuscito ad attirare l’attenzione mediatica su di se mentre era in visita al presidente russo Dmitry Medvedev. Pare che Berlusconi stia perseguendo il suo intento di continuare ad essere considerato “amico” sia dai russi che dagli americani; infatti la notizia che il presidente russo incontrerà presto il neo-eletto presidente americano Barack Obama è stata accolta con grande soddisfazione a Palazzo Chigi. Fonti della presidenza sottolineano come il presidente Berlusconi, nei colloqui con i due leader, abbia insistito con forza sull'opportunità di un incontro a brevissimo termine tra Obama e Medvedev. Staremo a vedere se il senso di disgusto, che molti italiani hanno provato per l’ultima performance di Berlusconi, sarà superato da risultati positivi per l’Italia, che si inseriscano in un prevedibile miglioramento dei rapporti USA con la UE determinati dall’elezione di Barack Obama.

Commenti

Anonimo ha detto…
Tutti coloro che credono in un cambiamento radicale della politica estera degli USA con la nuova gestione Obama stanno prendendo un abbaglio! I cambiamenti ci saranno solamente nella politica interna, ma per le relazioni internazionali il copione è e sarà sempre lo stesso...
ned
smemorato ha detto…
è più o meno la mia tesi :o)

Post popolari in questo blog

ai posteri

l'eclisse della democrazia

qualcosa di sinistra