La Russia di Putin, vista attraverso gli occhi di Anna Politkovskaja.
Putin, lo sappiamo, prima di essere Presidente incontrastato della Federazione Russa, è stato capo del KGB, la feroce polizia segreta dell’URSS. I suoi metodi sono rimasti gli stessi. Ce lo ha raccontato A nna Politkovskaja nei suoi scritti. Anna Politkovskaja era una coraggiosa giornalista della “Novaja Gazeta”, morta a soli 48 anni per aver denunciato le violazioni dei diritti umani durante la seconda guerra cecena. Con i suoi reportage e le sue inchieste non ha lesinato critiche a Putin, accusandolo apertamente del mancato rispetto dello stato di diritto. Fu assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006, n onostante le minacce, Anna Politkovskaja non voleva abdicare al suo dovere di giornalista: per amore della democrazia combattè armata solo della sua penna, un'arma temuta da Putin come da tutti gli uomini di potere. L’assassinio della Politkovskaja poteva essere un allarme, il momento per prendere le distanze da Putin da parte degli europei. Putin, invece, continuò ad ess...
Commenti
sono venuto di qua per mettere un punto fermo senza possibilità di equivoci: i camini delle fabbriche dell'orrore col fumo della cremazione di milioni di esseri umani miei simili devono restare visibili finchè ci sono uomini sulla faccia della terra. Chi vede quei camini e quelle fabbriche sentirà sicuramente vergogna per le cose brutte di cui l'uomo è capace e dovrà sentire nello stesso tempo più forte il sentimento di ribellione contro quel tipo d'uomo!
Per esorcizzare un nuovo Olocausto non basta però solo ricordarlo.
Credo sia necessario ricordare bene come sia stata costruita e progettata, come è maturata tanta bestialità, chi e dove l'ha messa in pratica, chi non ha visto, chi non ha sentito, perchè.
Pietro Santo
Buona giornata
Giacomo
Se ricordiamo ai figli l'Olocausto, dobbiamo stare attenti a dissociare le vittime del genocidio dagli ospiti del nostro protettore di eroici criminali mafiosi che governa anche con i voti degli estremisti di destra nazi e fascisti, tuttora negazionisti oltre che revisionisti! Questo grande statista che vuole il "povero" Israele nell'Europa correrà alle regionali del Lazio insieme ai peggiori estremisti di destra che sosterranno la sua sindacalista d'accatto. S'io fossi Israele gli darei tanti calci nel culo, più che altro per fugare ogni equivoco... Ma abbiamo nelle schiere di pagati sostenitori del novello duce al governo anche parlamentari di confessione Ebraica. Per non parlare dell'equazione immigrazione uguale maggiore criminalità!
C'è da farsi venire il mal di testa. Tutto quello che ti ho detto non cancella l'Olocausto e, semmai, ne aumenta la drammaticità.
Pietro Santo