Ceglie jazz closed festival

Auguro a Pierpaolo di riuscire nel suo intento per il futuro, a lui un plauso per aver proposto e sostenuto un'idea alta e controvento. Il seme è vivo, chissà che il raccolto non sia poi rafforzato dalle difficoltà.

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Alla fine hanno dovuto chiudere bottega a causa dei capricci del politico di turno, sempre fedele alle regole dello spoil system, di cui oggi è vittima l’«Open Festival». Ma il suo fondatore e direttore artistico, Pierpaolo Faggiano - che cinque anni fa venne sostenuto con entusiasmo dall’allora sindaco Pietro Federico e dall’assessore Patrizio Suma, espressione di una giunta che aveva deciso di scommettere sulla modernità di un festival capace di esprimersi ad alti livelli progettuali sin dalla prima edizione - non intende fermarsi. «Quest’estate - dice - saremo costretti a saltare un giro, ma cercheremo di riprendere il cammino dal prossimo anno con il sostegno dei privati e delle associazioni». Il festival si sgancia, dunque, dall’amministrazione, «ma senza traumi» assicura Faggiano, che ha anche avuto un colloquio con il neoassessore Angelo Palmisano. «Sapevo già come la pensava: a lui il festival non è mai piaciuto. E quando l’ho incontrato mi ha ribadito che considera le nostre proposte troppo difficili. Per cui adesso faranno direttamente loro una rassegna jazz meno impegnativa, che naturalmente sarà tutt’altra cosa rispetto all’Open».

Commenti

Anonimo ha detto…
Qualche sera fà ho visto alcuni zapping del Barocco Festival da Gallipoli sulla rai pagata col canone. Nove su dieci, zapp-ando, riuscivo a vedere l'inguine e le natiche della rampolla di una potente famiglia brindisina in conflitto d'interessi, con un piede nella politica ed uno in tribunale oltre che in una miriade di affari...
Quella rampolla, neanche tanto arrapante, era seduta accanto ad un notissimo giornalista nazionale, in prima fila, in mezzo ad altri notissimi frequentatori di festival e di talk-show... gente strapagata per fare la claque ai concorsi ed ai festival...
Di concorsi così se ne vedranno forse anche nella nostra Ceglie... o si sono già visti, come in tutti i nostri bei luoghi in cerca di "visibilità" nazionale? Adesso che abbiamo anche un assessorato "ad acta" per la visibilità...
Ceglie non è una eccezione in questa provinciale corsa alla "prima fila"... e non è questione di destra o di sinistra...
smemorato ha detto…
Per me si tratta di un'occasione di mancata continuità. Una perdita di visibilità che sicuramente l'assessore al ramo e il Dr. Fiorio avranno modo di rimediare. Magari anche nel senso da te indicato...

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