io sto con Emergency
Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Molti sanno che Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso. Notizie di oggi ci informano che la struttura ospedaliera è stata completamente abbandonata dai cooperanti internazionali nelle mani degli afghani. Intanto in Italia si è aperto il solito dibattito che trasforma una questione internazionale in una delle tante occasioni di lotta politica interna. Si può anche non essere d'accordo con gli orientamenti del Dott. Strada, ma sono certo che la sua opera nobiliti il nostro Paese e pertanto sono con Emergency e l'Italia dei clan mi resta indigesta.
Firma l'appello
Il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah
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Testimonianze
Commenti
ho firmato l'appello dal nostro sito, anche se l'avevo già visto altrove.
Voglio dirti, a questo proposito, che io mi sento parte di quel clan di pacifisti che guardano agli altri abitanti del pianeta come a cari concittadini.
Di conseguenza i medici ed i cooperatori delle organizzazioni come Emergency e Médécins sans frontiére non sono la stessa cosa che i "guardaspalle" a pagamento che vanno a lavorare sui campi di guerra. Anche se muoiono gridando "viva l'Italia" sempre mercenari sono! Non si dovrebbe offendere nessuno se opera con le armi e viene chiamato mercenario! Anche l'esercito nazionale è fatto di stipendiati che non sono però obbligati alla guerra! Ignazio tiene una delicatezza.....! Fascista era e fascista è rimasto, anche da gerarca. Il gerarca degli esteri è italiano? Mi chiedo: abbiamo ancora un Presidente della Repubblica che abbia il piacere, almeno lui, di rappresentarci tutti?
E in che schifo siamo finiti!
Magari stasera a "Ballarò" ci saranno, chiamati di forza, i celtici che hanno la faccia più dura...
Pietro Santo
il tuo sconforto è anche mio, ma la maggioranza degli italiani vogliono questi, ce ne dobbiamo fare una ragione; prima o poi dovranno rendere conto della loro insipienza, nel frattempo il mondo ride di noi.
Pietro Santo
Nel frattempo a Malta va in onda un'altra speciale telenovela.
Ciao
Pietro Santo
C'è da sperare che l'ospedale venga riaperto, ma credo che la chiusura sia il prezzo del riscatto.
Ciao Pietro!
Cari amici,
vorrei ringraziarvi dello straordinario sostegno che avete dato a Emergency in questa difficile situazione.
Insieme a voi abbiamo vissuto un periodo di grande preoccupazione per i nostri operatori umanitari e per l'ospedale di Lashkar-gah, l’unica struttura nella regione in grado di offrire cure chirurgiche gratuite e di qualità alle tante vittime di guerra.
Come sapete, i nostri tre colleghi italiani sono stati rilasciati con tante scuse. Un rilascio, come hanno detto gli stessi servizi di sicurezza afgani, frutto non di pressioni di sorta ma dovuto a una semplice, banale verità: sono innocenti. L’avevamo detto fin dal primo, durissimo giorno, e voi con noi. Dei sei collaboratori afgani che erano stati prelevati insieme agli italiani, cinque sono stati rilasciati il 28 aprile; sul sesto stanno proseguendo le indagini. I nostri avvocati e il nostro personale a Kabul continuano naturalmente a monitorare la situazione.
Stiamo già lavorando per la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah: continuare ad assicurare assistenza alle vittime di guerra – per il 40 percento bambini – è la nostra priorità, come lo è stata per i quindici anni della nostra storia.
Siamo riusciti ad affrontare a testa alta questi giorni durissimi grazie a due fattori. Il primo, naturalmente, era la consapevolezza che i nostri fossero innocenti. Ma l’altro ingrediente fondamentale siete stati voi: il vostro sostegno, le mail e le telefonate, la presenza a piazza San Giovanni (con il corpo o con lo spirito), le quattrocentomila firme in quattro giorni. Di tutto questo, non sappiamo come ringraziarvi. Anzi, lo sappiamo: continuando a fare sempre di più e sempre meglio il nostro lavoro, curando chiunque ne abbia bisogno. E siamo sicuri che voi non ci farete mancare il vostro sostegno in futuro, anche con un gesto che a voi non costa nulla, come la devoluzione del 5 per mille per gli ospedali di Emergency.
Ancora una volta, grazie di cuore. A presto,
Cecilia Strada
Presidente di Emergency
IL TUO 5 PER MILLE PER GLI OSPEDALI DI EMERGENCY
codice fiscale 971 471 101 55