l'eclisse della democrazia

Eclissi e democrazia
oppure
L'eclisse della democrazia


Cosa c'entra "Eclissi" con le riflessioni sulla democrazia? La vostra obiezione è legittima e, se mai ci sarà una presentazione pubblica del nostro libro, sarà il filo conduttore di una interessante discussione. Voglio solo anticipare che le mie, attuali, riflessioni sulla situazione della democrazia nel nostro paese si sono naturalmente incrociate con le vicissitudini di un autore in cerca di editore. Se tu vai in libreria non trovi mai un libro di un "illustre" sconosciuto, ma trovi ogni giorno da leggere scritti di "illustri" già fatti diventare noti attraverso i soliti collaudati percorsi mediatici. Come le finte primarie che ormai si celebrano anche per designare i rappresentanti dei genitori negli ormai inutili consigli scolastici o negli esautorati consigli circoscrizionali. Devi essere già noto per entrare nelle liste bloccate e, naturalmente, tale notorietà non nasce dalla originalità delle tue proposte, ma dalla capacità di sostenere e fare proseliti alla causa ed alle idee emanate dal o dai "dirigenti". Torno al "nostro" Eclissi per dirne tutto il bene possibile che ne hanno detto lettori attenti e sicuramente esenti da piaggeria o da gratuita compiacenza. Mi chiedo, allora, se tutti i testi che si presentano quotidianamente nelle famosissime librerie sono scelti da anonimi comitati di lettura. Mi chiedo anche se la delega delle primarie e delle successive elezioni non sia onnicomprensiva, del genere "uno su mille ce la fa" a portare a casa uno stipendio più corposo, un alloggio più lussuoso, un'auto più potente, una migliore sistemazione per i figli, un libro ogni sei mesi in libreria....ecc. ecc. ecc.. Forse è questa la "vera democrazia" rappresentativa: tu dai il voto e vieni rappresentato in tutto, anche il popolo ha "una" auto di lusso, ha "una" casa di lusso, ha "un" figlio sistemato.......Evviva i blog! Non vengano a piangere per il bavaglio all'informazione, dopo che hanno fatto dell'autocensura e del "caffè" alla velina la loro dieta quotidiana. Stranamente anche gli editori fingono di essere indignati: sanno che la disaffezione alla lettura è il sintomo di una ribellione all'alimentazione forzata che l'editoria di regime ha voluto imporre al popolo dei "lettori"-consumatori. La discussione è aperta...

Pietro Palmisano

Commenti

smemorato ha detto…
E' un Paese l'Italia in cui gli amici degli amici sono più importanti degli amici...
Anonimo ha detto…
Sarà, anzi è vero per tutti gli altri, non per noi.
Grazie di cuore.
Pietro Santo
Anonimo ha detto…
Tu dici: la discussione è aperta!...e resti in attesa che qualcuno, per esempio un tuo amico giornalaio, oppure un editore che per caso passa da queste parti, oppure un bidello delle scuole primarie, insomma un operatore della "comunicazione", ti dica il suo parere....
Ma quando mai! Tutti impegnatissimi a costruire il consenso oppure a canalizzare civilmente il dissenso!
Parlavo degli amici degli amici, gli altri non hanno motivo di risentirsi delle mie provocazioni!
Pietro Santo
smemorato ha detto…
una continua lotta con i mulini a vento, proprio così caro Pietro
Anonimo ha detto…
Mi viene voglia di imitare il grande Michelangelo e dare una gran martellata! "Nzino, perchè non parli?"
Povero Nzino, conteso tra due concittadini, l'illustre Gianrico e l'umile Pietro!
Altri Nzino sono contesi o combattuti tra un umile pietro ed uno più illustre.
Mulini a vento e muri di gomma!
Ciao
Pietro Santo
smemorato ha detto…
non so se 'Nzino passa di qua...
Anonimo ha detto…
Sul sito del Diavoletto ho messo in evidenza la diversa misura di interesse delle istituzioni per due mancati contadini, il grande Albano Carrisi da Cellino ed il povero Donato Chirico da Ceglie. Delle presenze preannunciate alla presentazione dell'opera di Giuseppe Cristaldi manco una, alla presentazione del libro sulla scintillante carriera dell'imprenditore agricolo gloria canora nazionale c'erano tutti, anche quelli non invitati, perfino la confindustria e la magistratura! Non mi rimangono parole da aggiungere.
Pietro Santo
smemorato ha detto…
Caro Pietro,
da mancato contadino, posso confermarti che mi si annodano le budella tutte le volte che l'imprenditore agricolo si autoassegna (con la complicità di molti) la rappresentatività del nostro amato territorio dalla terra rossa; detto questo, a parte il grave rammarico sulla diversità di trattamento delle due vicende da te rappresentate, devo confessare che la cosa non mi meraviglia affatto: è il risultato di oltre due decenni di lavaggio del cervello a mezzo spot televisivi e dei precedenti anni del finto assistenzialismo demopluto.
Anonimo ha detto…
Solo un dovuto P.S.: per questo autonominato rappresentante della terra rossa mai proverbio è stato più azzeccato di quello cegliese!
"Pigghi nomin e vinn' acit!"
E sfido chiunque a bere del suo vino senza bestemmiare chi gli ha fatto l'iscrizione alla CCIAA.
Pietro Santo
smemorato ha detto…
Ottima la precisazione, pessimo l'intorcinamento intestinale proprio ora che mi accingo al pranzo :o)
Anonimo ha detto…
...il nostro "Eclissi" è un omaggio alle donne cegliesi...
Pietro Santo
smemorato ha detto…
Proprio così, ne sono le grandi protagoniste come lo sono della vita.
Anonimo ha detto…
Caro Giacomo
come avrai capito leggendomi su CeglieMessapica sono molto arrabbiato.
Si, perchè democrazia è anche trasparenza.
Molti frequentatori e responsabili di blog, a proposito di Madonna della Grotta, hanno detto solo bugie o mezze clericali verità, che sono ancora più false!
Vadano all'inferno!
Pietro Santo

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